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Bayer AG è più minaccioso di Monsanto?

Uno dei maggiori esperti europei sugli effetti dei neonicotinoidi, tossicologo olandese Henk Tennekes sottolinea, a differenza sostenuto da Bayer e produttori di neonicotinoidi altre api che vivono vicino a campi irrorati, esposte ai neonicotinoidi durante tutta la stagione in crescita . Il veleno ricco così più. Tennekes spiega come le api sono esposte per tutta la stagione di raccolta questi composti e vari altri pesticidi. In primavera, livelli estremamente elevati di clothianidin e thiamethoxam trovato nei gas di scarico di attrezzi agricoli a semina di mais trattato. "Nella parte inferiore di ogni campo che abbiamo testato, abbiamo trovato neonicotinoidi, nei campi incolti."

Moria delle api: gli insetticidi altererebbero il loro DNA

Moria delle api. Gli insetticidi si trovano nuovamente sotto accusa. Un nuovo studio pone in correlazione la morte diffusa delle api all'impiego di pesticidi. Mentre gli Stati Uniti hanno negato la connessione tra declino delle api e impiego di pesticidi tossici, la Commissione Europea ha proposto una messa al bando temporanea di tre neonicotinoidi, in attesa di nuove conferme scientifiche sulla loro effettiva azione negativa nei confronti delle api. Una ricerca condotta di recente presso l'Università di Nottingham ha dimostrato che una determinata categoria di insetticidi è in grado di provocare alterazioni del DNA delle api. Lo studio mostra una chiara correlazione del fenomeno con l'insetticida imidacloprid. I risultati delle ricerche sono stati pubblicati sulla rivista PlosOne.

Neonicotinoidi, l'Italia attua la prima parte del regolamento europeo

Con notevole tempismo, le autorità italiane hanno attuato la prima parte del Regolamento 485/2013/UE del 24 maggio scorso, che aveva pesantemente limitato le autorizzazioni di agrofarmaci contenenti i neonicotinoidi clothianidin, thiamethoxam e imidacloprid. Il decreto 25 giugno 2013 ha infatti revocato sette agrofarmaci a base di clothianidin o imidacloprid e ne ha limitati altri cinque, a base di imidacloprid o thiamethoxam, cancellandone l'impiego su colture considerate attrattive per le api (nel caso specifico mais, girasole, cotone, frumento e orzo). Il provvedimento, che interessa solamente prodotti utilizzati in concia e granulari per i trattamenti al terreno, è entrato in vigore lo scorso 1° luglio e consentirà l'utilizzo delle scorte attualmente in commercio sino al 30 novembre 2013.

EEA Agenzia Ue per l’Ambiente: la sospensione dei neonicotinoidi è solo il primo passo di una grande sfida

La sospensione, seppur benvenuta, è limitata nel suo scopo e a parere dell'EEA, l'autorevole agenzia ambientale europea, dovrebbe essere il punto di partenza per affrontare scelte più oculate nell’ uso di pesticidi. La stessa verrà applicata solo a 3 dei 7 neonicotinoidi sotto accusa e si limita ai “coltivazioni visitate e impollinate dalle api”. Il pericoloso impatto dei neonicotinoidi sulle specie invertebrate acquatiche, gli uccelli e gli altri insetti non viene considerato con la dovuta attenzione. Allo stesso modo, la sospensione non riguarda i nuovi insetticidi neonicotinoidi, come il Sulfoxaflor, che potrebbero essere introdotti sul mercato a breve.

Report sullo stato della natura nel Regno Unito

Per la prima volta, 25 organizzazioni ambientaliste britanniche si sono riunite per la realizzazione di uno studio sullo stato della natura nel Regno Unito e nei Territori d'Oltremare. I risultati di quest'iniziativa sono stati raccolti e pubblicati in un report dal titolo "The State of Nature". Il report è il primo del suo genere a documentare lo stato e le tendenze delle popolazioni di animali e piante nel Regno Unito e nei suoi Territori d'Oltremare. Il report esamina lo stato della natura negli otto principali tipi di habitat del Regno Unito e propone una panoramica delle principali cause dei cambiamenti nella fauna.

La perfida Albione prende api per bombi

Il Dipartimento britannico per l’ambiente, l’alimentazione e gli affari rurali (FERA) si era opposto alla moratoria sull’uso dei neonicotinoidi in attesa dei risultati di uno studio sul campo che aveva commissionato. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ne ha appena pubblicato la “peer-review“. Il FERA, un’agenzia del Ministero dell’agricoltura, pubblicava a fine marzo il rapporto di Thompson et al. e iniziavano le perplessità. Partiva dall’ipotesi che i neonicotinoidi presentano un “basso rischio”, e la confermava.

Insetticidi sistemici: un disastro in atto - la presentazione del Dott. Tennekes al Congresso dell'Associazione degli Apicoltori dell'Hampshire (traduzione a cura dell'Unaapi)

Henk Tennekes, tossicologo olandese, ha studiato con un approccio olistico gli effetti della diffusione di neonicotinoidi nell'ambiente e i loro effetti su insetti e altri animali non bersaglio. Tennekes dimostra come l’avvelenamento sistemico non colpisce solo api e insetti impollinatori ma contamina suoli, acque e colpisce per via indiretta molte altre indispensabili forme viventi, fra cui in particolare gli uccelli. Le sue tesi scientifiche sono state pubblicate, nel settembre 2010, in un libro dal titolo “Insetticidi sistemici: un disastro in atto”, e in numerosi articoli. L’Unaapi ha tradotto la presentazione fatta da Tennekes durante il Convengno dell’Associazione degli Apicoltori dell’Hampshire, nel novembre 2012.